Nell'ultimo Consiglio Comunale, tra le tante cose successe, si è discusso di un punto importantissimo gestito dal Vicesindaco Ezio Limido in modo molto discutibile. Si tratta dell'approvazione dell'atto aggiuntivo al contratto per la concessione del servizio pubblico di distribuzione del gas. L'iter che ha portato a questo risultato è stato molto lungo e tortuoso, discusso in più sedute di commissione e molte discussioni in Consiglio Comunale. Si è partiti nel 2010 quando l'Assessore aveva la possibilità di trattare con il gestore per il rinnovo della convenzione. L'Amministrazione ha scelto la strada della gara pubblica e ha deciso di affidarsi a dei professionisti per la valutazione della rete gas. Risultato: gara deserta. Intanto nel bilancio di previsione 2011 veniva inserita la voce in entrata di € 164.000 che sarebbero dovuti fruttare dall'operazione. Il nostro gruppo ha sempre mostrato in modo molto chiaro le proprie perplessità sul modo in cui veniva gestita la cosa, mettendo sempre in guardia il Vicesindaco rispetto alle azione da intraprendere. Nonostante le evidenti difficoltà a portare a termine l'oparazione in modo vantaggioso, l'Amministrazione decide di mantenere la voce in bilancio di € 164.000 anche in sede di assestamento. Il che significa che se quei soldi non entrano il bilancio 2011 ha un grosso problema, e lunedì in Consiglio il problema è diventato reale. Il Vicesindaco ha portato in approvazione un atto aggiuntivo alla convenzione in essere col gestore attuale in cui si prevedono alcuni minimi vantaggi per il Comune come un introito una tantum di € 10.000 , € 45000 in lavori sulla rete e asfaltature e una percentuale del 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione per le fasce più deboli (per il quale non è nemmeno stata fatta un'indagine preventiva sulle necessità effettive).
Piccole cose, bruscolette, rispetto a quello che altri Comuni hanno portato a casa facendo da subito una trattativa con il gestore, e comunque poca cosa rispetto ai 164.000 euro previsti a bilancio. E ora il problema c'è ed è grosso. Progetto Castiglione, ottenuto che nell'atto aggiutivo venisse inserita almeno una data di scadenza che inizialmente non era prevista, ha comunque votato contro ad una operazione gestita male le cui conseguenze andranno affrontate in sede di chiusura di bilancio 2011.
La Maggioranza, che ha già i suoi grossi problemi interni, dovrà risolverne uno in più ed è per noi l'ennesimo motivo di preoccupazione.
1 commento:
L'assessore che ha l'ufficio a poche centinaia di metri da chi doveva contattare per portare a buon fine l'accordo dovrebbe per decenza dimettersi. Migliore dimostrazione di inettitudine non si poteva dare. Torna alla mente la stessa trascuratezza che portò il comune a non poter usufruire dei sostanziosi contributi economici di Italia'90 ed a rinunciare per questo a un nuovo centro sportivo e stadio. Guarda caso l'assessore era lo stesso, solo che allora c'era una giunta PSI-DC e lo mandarono a casa a calci nel sedere. Ma oggi i tempi sono cambiati e comandano quelli che urlano Roma ladrona.
Riusciranno a mandare gambe all'aria il comune con la loro incompetenza?
Pare che ci stiano riuscendo alla grande. Forza Tanzania docet.
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