PORETTI, IL “LIDER MINIMO”
20 Febbraio 2012, game over al Monteruzzo. Il Sindaco viene scaricato dalla sua stessa maggioranza. Dopo un tira e molla che durava oramai da diversi mesi, sembra infatti giunta al termine l’avventura politica di Emanuele Poretti.
Il fallimento è certamente politico ma che risente anche di un problema di leadership. Nel 2009, PdL, LegaNord e Indipendenti si unirono per un cartello elettorale che aveva come unico punto comune il nome del candidato sindaco. Ma dalla loro vittoria alle elezioni comunali ad oggi si è ripetuta una serie episodi che hanno dimostrato la pochezza politica del leader di questa maggioranza. Il caso Amicarelli gestito nel peggiore dei modi, l’impossibilità di ritrovare un equilibrio politico in giunta (e l’assenza di un assessore al bilancio da più di un anno ne è la dimostrazione) e le ultime scissioni che hanno portato, nel giro di quattro mesi, alla creazione di ben tre gruppi consiliari separati (Indipendenti, Lega Nord e PdL), ne sono l’esempio più diretto.
Ma anche dal punto di vista dell’istituzione che rappresenta, Poretti non è stato certamente impeccabile. Basti pensare ai due episodi in cui ha platealmente perso le staffe pubblicamente: la vergognosa rissa verbale con il Preside Lumurno del 24 maggio scorso (quando il sindaco aveva dichiarato che le sue parole non erano minacce, perché qui “non siamo dal Po in giù”); per finire con l’attacco al consigliere Claudio Frigè (al quale esprimiamo ancora la nostra solidarietà) durante l’ultimo consiglio comunale (dopo che Frigè aveva messo in evidenza la fine di questa maggioranza, il sindaco gli ha risposto definendolo politicamente “un precario”, in quanto era subentrato in consiglio comunale successivamente alle dimissioni di Enrico Vizza).
Questi e altri episodi danno il senso di come il vero sconfitto di questa situazione politica castiglionese sia proprio Poretti; nulla di personale nei sui confronti, è evidente che, per un certo verso, egli sia anche la vittima dei giochi (sporchi) dei partiti che (forse) lo sostengono. Ma, anche per questo motivo, è a lui che vanno attribuite le responsabilità: avrebbe dovuto essere il regista della situazione, ma non ne è stato all’altezza. Il suo è stato un fallimento totale: politico e personale. Ed è a ciò che va attribuito il suo nervosismo.
Ora, la domanda è: come può Castiglione uscire da questa empasse? Non si può reggere una situazione politica così delicata, alla luce anche delle importanti scadenze a cui si va incontro, PGT e bilancio. Non si può “tirare a campare” con la situazione finanziaria del nostro comune, che desta enorme preoccupazione.
Non si può sostenere tutto questo contesto con le commissioni nuovamente bloccate. Sono i cittadini a pagare il prezzo di questa irresponsabilità. E a loro si deve maggiore chiarezza e onestà; ma, soprattutto, responsabilità.
Castiglione Olona, 24 febbraio 2012
Circolo del Partito Democratico
di Castiglione Olona
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