venerdì 27 gennaio 2012

Il fu ... bilancio partecipato.

Sollecitato dall’opposizione sullo stato delle finanze Comunali, il Sindaco, l'estate scorsa, rilanciò il tema proponendo il bilancio partecipato, indicandolo come strumento utile per coinvolgere il cittadino alla gestione della finanza pubblica, a suo parere (allora), vicino al baratro finanziario.
Bene, sono passati mesi e nulla è accaduto: le intenzioni del sindaco sono ferme all’estate scorsa e, speculare a questo, non abbiamo ancora un assessore al bilancio.
Questo a conferma che siamo governati da amministratori che vivono alla giornata e quando “vivono” pensano solo al proprio tornaconto di immagine.
Le cose però sono serie
Non sono certo serie le cose che abbiamo letto sul giornalino annuale della lega nord, definirla pura propaganda é fargli un favore; a noi appaiono scritti dettati da una frustrazione e schizofrenia progressiva. Padania o Tanzania?
Inoltre dal bollettino (giornalino) della giunta, ci aspettavamo un’apertura seria e riflessiva su quello che vorrebbero fare in futuro, e invece hanno guardato ancora al passato, dimenticando il loro programma e le loro promesse elettorali, vale a dire il loro progetto di comunità.
Progetti non ne hanno: la loro preoccupazione attuale è solo rivolta alla sopravvivenza di ciascuno, in solitudine o da indipendente (da cosa poi, non si sa), del partito della PDL non si trova traccia.
Le cose però sono serie
Il Sindaco potrebbe decidere, per mantenere invariata la spesa, di aumentare l’IRPEF Comunale, che si sommerà a quella Regionale e di applicare la quota massima di IMU.
Facendo questo però non riuscirà comunque a liberare risorse per gli investimenti, pertanto i soli aumenti indiscriminati sarebbero un errore gravissimo e devastante per il futuro del nostro territorio
Le cose però sono serie
Il Sindaco dovrebbe avviare un percorso formativo del prossimo bilancio preventivo 2012 coinvolgendo tutta la cittadinanza e la minoranza consiliare, un percorso che oggi più che mai deve uscire dalle “mura del Palazzo”; sono tempi in cui l’amministrazione non può pensare di far da sola o di fare come al solito la presuntuosa: oggi le priorità di spesa vanno e devono essere condivise il più possibile perché i sacrifici dovranno essere condivisi il più possibile.

1 commento:

frigè claudio ha detto...

prima o poi bisogna che chi si affaccia a questo blog dica la sua non solo in termini di principio o di contraddittorio ma anche che dica cosa farebbe e come lo farebbe-
quando un comune si trova nelle condizioni di "non governo" è obbligo per chi pensa di aver qualcosa da dire o da fare di farsi avanti.
non siamo alla ricerca di "uomini di buona volontà"ma di intelligenze che si mettono a servizio della politica,unico strumento presente per cambiare le cose ma che paradossalmente non gode della fiducia dei cittadini.
penso che questo sia solo una pausa (forse lunga)in attesa che la politica riconquisti il suo pubblico e le intelligenze di questo paese