lunedì 22 agosto 2011

Castiglione sull'orlo del baratro dopo la manovra? Parliamone in un Consiglio Comunale aperto!

La seconda manovra messa in campo dal governo PDL/Lega si somma a quelle previste dal DL78 del 2010e98 del 2011 e conferma la regola,in questa povera Italia, che a pagare dazio, ancora una volta, sono chiamati i soliti noti: gli enti locali e i cittadini onesti , e il motivo è semplice: sono i soli rintracciabili e a loro il prelievo può essere fatto alla fonte. Agli enti locali si tagliano i trasferimenti, ai cittadini, visto il loro 730, si applica il prelievo IRPEF locale.
Questa seconda manovra aggrava ancor di più la situazione degli enti locali, è iniqua verso i cittadini e non libera risorse per la crescita del lavoro,quello vero. Soffermiamoci sui tagli agli enti locali e la decisione assunta con decreto di accorpare i municipi dei Comuni sotto i 1000 abitanti.
In questi giorni uno studio ci dimostra che negli ultimi 15 anni l’imposizione fiscale da parte delle Stato è praticamente ferma, quella degli enti locali è aumentata del 120%. Questo sembra dimostrare che il federalismo fiscale sia già in atto e che Comuni Province e Regioni (con prelievi diversi) abbiano trovato nella leva fiscale l’alternativa ai tagli dei trasferimenti e all’abolizione totale dell’ICI sulla prima casa.
Con questa seconda manovra il governo conferma questa regola: a fronte di ulteriori tagli, dà modo agli enti locali a partire dal 1/1/2012 di aumentare l’IRPEF fino al 3%
Di per se questa sorta di federalismo fiscale non è sinonimo di decentramento ne di valorizzazione del territorio ma si sta concretizzando come ulteriore aumento della pressione fiscale sui cittadini e sul lavoro; senza, questo il paradosso, pareggiare i tagli dei trasferimenti statali.
A dimostrazione del fatto che è in atto un federalismo improduttivo per gli enti locali e vessatorio verso i cittadini basta considerare che Castiglione Olona genera IRPEF a favore dello Stato per circa 10 milioni di euro annui ricevendone in cambio circa il 6//7% (600/700.000 €): cifra molto lontana da una vera compartecipazione al gettito complessivo.
Annullare i piccoli Comuni togliendo a loro la propria Municipalità, cioè la gestione del territorio in capo al sindaco, è un attacco alla democrazia e non un taglio agli sprechi.
Sembra che al governo non abbiano le idee chiare e non tutti sono d’accordo con la manovra: se non si pongono in atto strategie diverse per i Comuni è la fine
Tra i tanti sindaci, anche di PDL e Lega, che protestano, abbiamo letto una dichiarazione del Sindaco di Castiglione Olona Poretti in cui dichiara che il Comune è sull’orlo del baratro finanziario e che ha bisogno di tutti per salvarlo: società civile e opposizione. Bene. Siamo tutti sulla stessa barca ed è giusto che tutti e tanti vengano chiamati a dare il loro contributo, opposizione per prima, con una premessa però: il Sindaco faccia delle proposte e la maggioranza PDL- Lega e Indipendenti compatti le sostengano, altrimenti, è chiaro che sul baratro, oltre alle finanze del Comune, ci sta anche chi governa Castiglione.
Il primo passo che Progetto Castiglione si aspetta è che il Sindaco convochi un Consiglio Comunale aperto, con all’ordine del giorno la situazione finanziaria del Comune.

Gruppo Consiliare Progetto Castiglione

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