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lunedì 11 ottobre 2010
Domani l'ultimo saluto agli alpini caduti in Afghanistan.
Dolore, ma anche rabbia, all’aeroporto di Ciampino, da parte di alcuni parenti dei quattro alpini caduti in Afghanistan. ”Signor ministro, godetevi lo spettacolo” ha detto uno dei familiari al ministro della Difesa, La Russa.”I parenti, in queste occasioni - ha detto il ministro - hanno diritto a qualsiasi reazione emotiva.” Ma in generale la reazione dei familiari degli alpini e’ stata di un dolore composto. Napolitano ha rivolto ad alcuni di loro parole di conforto. Domani i funerali di Stato.
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1 commento:
Oggi è un'altra giornata di lutto per il Paese.
Alle troppe vittime quotidiane nei luoghi di lavoro si aggiungono quattro italiani caduti in terre lontane. Oggi il cordoglio zittisce doverosamente le polemiche e libera i sentimenti di pietà e cordoglio per dei lavoratori caduti nell'adempimento del loro compito.
Ho fatto l'alpino sotto naja e forse per questo mi sono particolarmente cari.
Un tempo dalle nostre parti si malediva il momento in cui ti veniva recapitata la cartolina di chiamata e subito dopo vedendo la destinazione al Corpo Alpino ti consolavi. Questi ragazzi erano Alpini per scelta, potevano fare i parà o i marò, ma hanno scelto di fare l'Alpino. Questo me li fa sentire più vicini . E questo dimostra anche quanto stupide siano le separazioni geografiche che qualcuno sbandiera nel rivendicare la falsa padanità di un corpo militare che sopra a tutto ha sempre messo l'altruismo, la dedizione, il sacrificio, la fratellanza, l'attaccamento alla patria.
C'era il leggendario 5° Alpini, e lì ho fraternizzato con compagni di tutta Italia.
Come di tutta Italia sono questi nostri morti.
Sul paese intero pesa la vergogna di averli mandati a morire fuori d'Italia senza aver avuto il coraggio di affermare che li mandavamo in guerra.
Perché non esistono missioni di pace quando si porta il fucile.
Hanno scelto di essere Alpini e non altro, come io ho avuto l'orgoglio di esserlo stato un giorno. Forse perché le altezze delle cime, il candore delle nevi, la pulizia dell'aria ti fa sentire un po' più vicino a Dio e agli uomini.
Tra i tanti Alpini che li hanno preceduti nell'estremo sacrificio della vita,
sulle cime del Trentino come nelle steppe della Russia, tra le sabbie del deserto come tra le brume delle Langhe,
loro hanno già trovato il loro posto.
Stelutis alpinis il canto che li accompagni;
il mio saluto ai fratelli italiani.
Dario De Munari
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