Difficile tirare le somme di una Commissione come quella di ieri sera. Proviamo comunque a fare alcune osservazioni.
L'obiettivo di Progetto Castiglione era quello, dichiarato fin dall'inizio, di capire se e come l'Amministrazione avesse valutato la proposta giunta da privati per la realizzazione di un centro sportivo sull'area ex speedway, e di capire se e come l'Amministrazione avesse intenzione di procedere sul destino di quel importante comparto.
Pur concordando con noi che il destino di quell'area è legato strettamente ad investimenti di natura privata, il Consigliere delegato allo sport Frigeri ha dichiarato che la proposta in esame non potrà avere seguito e che la priorità al momento è quella di agevolare esclusivamente l'attività dell'Ac Castiglione (ora Varesina Calcio). Obiettivo condiviso pienamente da Progetto Castiglione, ribadendo più volte il proprio impegno affinchè la società sportiva continui ad utilizzare l'impianto, ma che non dovrebbe prescindere dal fatto che l'area in questione si potesse ampliare e sviluppare mediante l'ingresso di investitori privati che, con la mediazione del Comune, proprietario dei terreni, potrebbe interloquire e trovare nuove soluzioni per lo svolgimento delle attività. Tutto dipende, come sempre, dalle scelte politiche che l'Amministrazione riesce a prendere. E forse proprio qui sta il punto. La sensazione, molto forte, è che questa maggioranza non abbia per nulla le idee chiare sul da farsi e che preferisca aspettare sfruttando, al momento, le buone speranze della nuova società Varesina Calcio. Nella realtà però, così facendo, difficilmente vedremo presto il tanto promesso centro polivalente che sarebbe utile anche ad altre associazioni sportive.
Secondo noi, infatti, Comune, privati e società sportive insieme potrebbero raggiungere lo stesso traguardo: un centro spotivo completo e polivalente a disposizione dei settori giovanili e di tutta la comunità.
Uno spiraglio però viene lasciato tramite una frase sussurrata e che noi abbiamo colto benissimo. Tutto si vedrà in fase di PGT (Piano di Governo del Territorio). Frase che lascia presagire che, a fronte di proposte di investitori, si potrebbe pensare ad una contropartita prevista nel PGT.
Secondo noi, infatti, Comune, privati e società sportive insieme potrebbero raggiungere lo stesso traguardo: un centro spotivo completo e polivalente a disposizione dei settori giovanili e di tutta la comunità.
Uno spiraglio però viene lasciato tramite una frase sussurrata e che noi abbiamo colto benissimo. Tutto si vedrà in fase di PGT (Piano di Governo del Territorio). Frase che lascia presagire che, a fronte di proposte di investitori, si potrebbe pensare ad una contropartita prevista nel PGT.
Percorso contorto e pericoloso che Progetto Castiglione non perderà di vista.
Per ora l'unica cosa certa è che le proposte, fin qui arrivate, saranno cestinate e che l'unico destino previsto sono i due campi esistenti (uno coperto a spese della società sportiva).
A questo punto Progetto Castiglione ha preteso che i privati fossero informati mediante lettera scritta (come giusto che sia) e che la nuova copertura del campo a 5 e gli eventuali nuovi lavori fatti presso l'area comunale fossero quantomeno regolarizzati con atti ufficiali di Giunta (come ormai prassi, gli atti giungono dopo). Su questo punto abbiamo trovato pienamente d'accordo anche il ViceSindaco Limido.
Attendiamo gli atti ufficiali e le comunicazioni ai privati, tenendo un occhio ben aperto sul PGT.
5 commenti:
mi sembra l ennesimo fuoco di paglia...è dall'amministrazione cecchetto ke l'area ex-speedway dovrebbe essere completamente riqualificata e destinata alla comunità come "centro sportivo"...ma a parte i due campi e gli spogliatoi ben poco si è fatto in tutti questi anni. Ripeto "centro sportivo" non "centro calcistico!"
Qualche domenda.
La gestione passa dalla società sportiva castiglionese alla società sportiva mista con venegono.
Chi gestirà l'area, e gli accordi precedenti sono ancora validi? che titolo ha l'amministrazione a fronte di investimenti privati che non sembrano certamente di poca entità sulle strutture e sull'area? come sarà regolato l'uso a beneficio dei castiglionesi delle strutture? l'uso degli impianti sarà a pagamento per i castiglionesi? a che titolo su terreno pubblico e con soldi investiti anche dall'amministrazione comunale si potrà effettuare una attività commerciale a tutti gli effetti? Chi controllerà i prezzi? e tutto il giro di nero che esiste in queste realtà l'amministrazione pubblica come lo gestisce?
Le spese di energia a chi sono a carico? Quale disponibilità c'è dell'area per i castiglionesi che ne facessero richiesta di utilizzo? L'area è a disposizione della comunità o di fatto è riservata o privata?
Si attende risposta ai quesiti.
Grazie-
Enrico
Per quanto riguarda il passaggio da Ac Castiglione a Varesina Calcio: la convenzione che c'era è rimasta valida; l'operazione di fusione ha consentito il passaggio delle convenzioni in essere alla nuova società. Quindi le strutture ad oggi esistenti, pagate in parte dal Comune ed in parte dall'Ac Castiglione rimangono ad oggi in gestione alla società calcistica. I proventi degli affitti vanno alla società. Le spese delle utenze sono a carico del Comune. Per quanto riguarda nuove strutture (come la copertura del campo a 5) queste non sono previste dalla convenzione; ecco perchè Progetto Castiglione ha chiesto di regolarizzare la cosa mediante indirizzo di Giunta. La convenzione ha durata 12 anni. Per utilizzare l'area è necessario contattare direttamente la società calcistica e pagare l'affitto dei campi. Sappiamo che esiste una tariffa agevolata per i Castiglionesi.
L'ingresso di nuovi investitori avrebbe consentito di aumentare la disponibilità di campi e attrezzature di vario tipo per altri sport che a Castiglione esistono. L'attività commerciale che un privato può proporre per rientrare dell'investimento può essere solo un'attività attinente l'attività sportiva o di contorno, come un bar, per esempio. Di queste operazioni pubblico-privato ne è pieno il mondo ed è un ottimo metodo per trovare risorse per finanziare opere utili.
Progetto Castiglione
Carissimi Progetto castiglione
non sono molto soddisfatto. Quando dite <> sollevo il dubbio che sia un metodo ottimo, mi chiedo se comprendete che il comune ha fatto la struttura , paga i costi dell'energia e dei privati neanche castiglionesi intraprendono una attività che porta alle loro tasche dei quattrini. Non mi pare il massimo dell'operazione pubblico-privato. Inoltre la convenzione era stipulata con una società castiglionese (e aveva un senso) mentre oggi la società non è più castiglionese, non ne porta neppure più il nome, e i soci sono anche esterni e ne godono i vantaggi
La tabella con le tariffe agevolate per i castiglionesi dovrebbe essere di dominio pubblico, i castiglionesi dovrebbero richiedere in comune l'accesso all'area o il suo utilizzo e non a dei privati. Quale è il ritorno per i cittadini a fronte di questo cambiamento societario? Se esiste una operazione pubblico-privato deve esserci un contratto e soprattutto trasparenza nelle tariffe e nella loro riscossione. Quale tipo di ricevuta viene emessa per il nolo delle strutture ai cittadini? E queste strutture pagate dai castiglionesi e utilizzate dai privati di altri comuni perchè devono pagarle solo i contribuenti di castiglione? Quali controlli ci sono nell'operazione pubblico-privato da parte del pubblico?
E quante sono le fatture di ricevuto contributo che rilascia la società a fronte delle somme veramente incassate? Chi deve controllare quando si parla di gestione mista tra pubblico e privato.
Non facciamo le cose troppo semplici, quando ci sono di mezzo privati e soldi, solitamente chi lo prende in quel posto sono i contribuenti.
Enrico
Le sue domande sono giuste a vanno poste all'Amministrazione e lo faremo. Vorremmo fare solo un pò di chiarezza: noi diciamo che l'intervento pubblico-privato è l'unica soluzione per la realizzazione di un centro sportivo perchè non ci sono risorse pubbliche. Ad oggi l'unico "privato" è la società Varesina Calcio (che ha inglobato l'Ac Castiglione e tutte le sue convenzioni e investimenti) che da sola non basterà perchè anche li i soldi se ci sono sono pochi. Bisognerebbe cercare altre soluzioni e trattare le società sportive (TUTTE) per quello che sono: associazioni che fruiscono degli spazi a favore degli iscritti e dei settori giovanili per favorire lo sport. I privati (altri) costruiscono le strutture su terreno comunale e in cambio gestiscono servizi complementari di cui, gli utenti degli impianti, scelgono liberamente di usufruire. Questo è il nostro senso di impanto sportivo con investimento pubblico- privato. Oggi sappiamo non è così e le strade per arrivarci sono state chiuse durante la commissione dell'altra sera. Sulle altre questioni promettiamo un interessamento.
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