Questa giornata del 27 gennaio dedicata alla memoria dell'Olocausto è stabilita da una legge del Parlamento. Il 27 gennaio 1945 le truppe alleate sono entrate nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i prigionieri superstiti. I nazisti hanno eliminato un totale di circa sei milioni di ebrei, diversi e oppositori politici.
Ma nell'occasione non possiamo dimenticare tutti gli altri genocidi nel mondo.
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per la via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
da Se questo è un uomo (Einaudi,1947)
Primo Levi sollecita l'attenzione sul suo monito: "Vi comando queste parole./ Scolpitele nel vostro cuore/ .../ Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa".
Un'imperiosa voce che non concede alternative: o ricordare, non dimenticare, o maledizione totale.
4 commenti:
Come mai questa notizia non è stata rimarcata tramite la newsletter del Comune? Grazie ai ragazzi delle medie e ai loro professori.
Questo commento è stato rifiutato degli amministratori del blog in quanto scritto in lingua non conosciuta e quindi non decifrabile.
Gli amministratori, maggioranza e minoranza, erano presenti all'evento. Questo ci ha fatto piacere. Suggerisco magari di inviare comunque una news letter quando ci sono questo tipo di eventi e di celebrazioni.
Il mio era un messaggio scritto in lingua ebraica: "No dimenticare. Pace a tutto il mondo"
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