La crisi economica ed occupazionale non risparmia nessuno e tantomeno la nostra città. La via d'uscita è ancora lontana e si prospettano tempi ancora difficili. Le cause e le soluzioni, certo, sono da trovare ben oltre i confini comunali ma alcune idee e azioni per non stare a guardare e per rendere meno difficile questa fase è possibile immaginarle e, forse, metterle in pratica anche a livello comunale.
Dato per assodato che la situazione economica e produttiva cittadina sia stagnante come nel resto d'Italia, salvo rare eccezioni, e che risulta difficile intervenire in alcuni settori, non bisogna dimenticare la necessità di forzare la mano sulla promozione del territorio da parte delle istituzioni e di tutti quelli che per vocazione se ne occupano, associazioni ed enti preposti, tramite fiere e occasioni mirate. Su questo ci sembra di notare una fiacchezza da parte di tutti a partire dall'agenzia del turismo della Provincia di Varese a cui è stato affidato il nostro ufficio turistico. La necessità è quella di far tornare i pullman a Castiglione (ma anche le macchine andrebbero bene) e di vendere il nostro territorio, le nostre bellezze artistiche e naturalie di conseguenza i prodotti, i servizi e la merce delle nostre botteghe, dei nostri laboratori, dei nostri esercizi commerciali.
Questo sarebbe un primo passo importante a cui in molti sono già preposti e a cui però vale la pena ricordare che dalla promozione di un territorio deriva direttamente una maggior vitalità dell'economia locale.
Sulla nostra offerta industriale, poi, possiamo solo augurarci che il tanto sospirato Piano Integrato di Intarvento (PII) dell'area Mazzucchelli, che ha impegnato proprietà ed amministrazione per anni ed approvato un paio di anni fa, prenda il via al più presto affinché gli intendimenti che l'avevano ispirato e i conseguenti riscontri sul territorio siano reali e concreti in termini occupazionali.
Ma la crisi comunque si sente e sempre più castiglionesi sono in oggettiva difficoltà. Impossibile però avere un quadro chiaro e preciso della situazione, anche se sarebbe utile all'amministrazione e a chi può e deve preoccuparsi di mettere in campo una rete di aiuti concreti. A Castiglione, fortunatamente, esistono alcune associazioni di volontariato, prime fra tutte quelle collegate alla parrocchia, che si occupano di fornire aiuto e assistenza, come anche i nostri servizi sociali a cui però non tutti si rivolgono, per pudore o per altri motivi. A questo proposito quindi la cosa più utile e necessaria sarebbe una maggior condivisione delle informazioni e delle competenze, rafforzando la rete di assistenza per ottimizzare e organizzare i servizi e le offerte a livello comunale. Molto si è fatto in passato e molto altro è possibile fare. Prendendo spunto da altre iniziative, ad esempio il tavolo istituzionale di prevenzione al disagio giovanile, altra esperienza naufragata, il Comune potrebbe fare da riferimento e cercare di coordinare ed ottimizzare gli sforzi. Sarebbe anche un utile cartina da tornasole per capire meglio come intervenire, quantificando e indirizzando meglio gli aiuti.
A piccoli passi e lavorando meglio tutti insieme forse la crisi potrebbe essere meno dura, per quanto possibile.
1 commento:
E' proprio cosi..
la crisi morde e in molti casa ha gia lasciato il segno, anche se non è ancora la ripresa è lontana.
Proprio per ciò che avete indicato in questa vostra riflessione e per la sensibilità che avete dimostrato in più occasioni, credo non vada persa l' occasione di questa tornata elettorale delle Regionali e Politiche.
Le vostre riflessioni non sono promesse e per questo che occorre sollecitare un intervento della politica.
Vi suggerisco di promuovere degli incontri tematici con i candidati alle Regionali e al Parlamento, allargando la partecipazione alle Associazioni di Categoria Imprenditoriali e Sociali ponendo le questioni e parlare di emergenze promuovendo le azioni per una ripresa.
Enrico Vizza
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