mercoledì 4 dicembre 2013

Furti e sicurezza: ecco perchè bisogna parlarne

In Consiglio Comunale abbiamo chiesto di discutere del crescente numero di furti nelle abitazioni. Lo abbiamo fatto semplicemente perché in Consiglio Comunale è doveroso affrontare i problemi della gente. Oggi, come ieri e come sempre. La sicurezza, cavallo di battaglia di Poretti & C., è un tema disatteso perché affrontato nel modo sbagliato. A noi sta a cuore che i tanti cittadini che nei giorni scorsi hanno subito o hanno sentito continuamente notizie di furti e infrazioni nelle abitazioni, sappiano che le istituzioni sono vicine ed attente al problema. L'attenzione della politica in questi casi si traduce nell'individuazione di strumenti e azioni che allentino il senso di insicurezza che facilmente si diffonde ma anche in richieste precise alle autorità preposte per aumentare la prevenzione e i controlli. Se la politica si interroga sui fatti e si confronta sulle scelte da effettuare, non fa terrorismo, ma fa il proprio mestiere. Se per le forze dell'ordine non esiste allarme, noi riscontriamo comunque un disagio e una preoccupazione tra la gente, a cui vogliamo rispondere. In Consiglio Comunale abbiamo proposto il "Controllo di Vicinato" come azione concreta ed efficace per affrontare il problema. La nostra proposta va ben oltre l'emergenza. Coinvolge direttamente i cittadini e, per esempio, i comitati di quartiere. Sollecita le relazioni e la partecipazione, attraverso incontri pubblici e assemblee che formano i residenti ad un controllo attivo del vicinato e ad una vigilanza solidale utile a creare protezione. Insomma abbiamo proposto un approccio diverso dal solito, ma già ampiamente sperimentato con successo in Italia e nel mondo.  Niente ronde e niente telecamere, tanto care a Poretti ma anche queste dimenticate.
Sabato mattina se ne parlerà al Castello di Monteruzzo, ne siamo contenti e soddisfatti: quello che volevamo, sollevando la questione in Consiglio Comunale, era parlarne, informare e affrontare tutti insieme il problema. Già questo sarà un deterrente piuttosto che la rassegnazione.

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