martedì 5 novembre 2013

Cara la nostra Tares...


A DICEMBRE LA TERZA RATA DELLA TARES: DOPO I PRIMI DUE ACCONTI PAGATI SULLA BASE DELLA TARSU 2012, A FINE ANNO IL CONGUAGLIO VERRA' CALCOLATO CON LE NUOVE ALIQUOTE ADOTTATE AD AGOSTO DALL'AMMINISTRAZIONE PORETTI.
[…] l'incertezza dei dati fondamentali per la costituzione di un bilancio e di una seria politica fiscale impone alle amministrazioni comunali estrema prudenza. L'indeterminatezza relativa ai tagli conseguenti alla spending review per il 2013, alla Tares, al fondo di solidarietà comunale e all'Imu rendono la formulazione di un bilancio previsionale puramente teorica o addirittura utopica, con il rischio concreto di gravare ulteriormente e pesantemente su voci di bilancio importanti o di ipotizzare numeri e valori non reali. Ancora peggio, rendono impossibile un ragionamento oggettivo sull'imposizione fiscale comunale, che nell'incertezza, continua a lievitare. In una situazione come questa, è incomprensibile la scelta della maggioranza di approvare un bilancio nel mese di agosto, quando, nelle medesime condizioni, si sarebbe potuto approvare nei mesi scorsi, ottenendo il medesimo risultato. Meglio sarebbe stato attendere dati e decreti attuativi, in linea con la stragrande maggioranza dei Comuni italiani.
La conseguenza diretta di questa scelta la si ritrova nelle voci iscritte a bilancio, come oneri, sanzioni, recupero crediti e altre, ma soprattutto nelle scelte fiscali fatte dalla maggioranza […]”
dalla dichiarazione di voto di Progetto Castiglione, 5 Agosto 2013 
Sono passati solo tre mesi da questa nostra dichiarazione al consiglio comunale, con la quale intendevamo mettere in guardia la maggioranza sui rischi che comportava accelerare il processo di approvazione del bilancio, in anticipo sui decreti attuativi del governo. Si rischiava un enorme salto nel vuoto. Ma Poretti & co. non ci diedero ascolto e il bilancio venne approvato comunque. Risultato: i comuni che hanno preferito attendere, come da noi suggerito, potranno usufruire della possibilità di applicare ancora la vecchia tassazione (Tarsu), e non la Tares, grazie ad un emendamento sulla normativa.
Se, una volta tanto, questa maggioranza ci avesse ascoltato, oggi saremmo in condizione -quantomeno- di poter scegliere tra le vecchie aliquote, di cui avevamo in ogni caso dati certi, e una tassazione iniqua, una vera salassata per le attività economiche (e, in parte, le famiglie) castiglionesi, che si chiama Tares, e che, grazie alla poca cautela di questi amministratori, sarà la realtà di tutti i nostri concittadini.
Ora pretendiamo che il sindaco informi i nostri concittadini su quale situazione li aspetterà alla fine dell’anno: comunicare non è solo spedire i bollettini. I castiglionesi meritano almeno di essere informati per tempo.
La verità deve essere, inoltre, chiarita una volta per tutte anche sulla distribuzione di questo carico fiscale. In consiglio comunale avevamo sottolineato la necessità di rivedere le aliquote (scelte da Poretti e dalla giunta) a carico delle singole categorie di contribuenti. Se ci fosse stata data la possibilità, avremmo proposto una diversa applicazione per la Tares, gravando in maniera irrisoria sulle grandi attività industriali e bancarie, a favore delle piccole imprese e delle famiglie. Inutile discutere però con chi non sa nemmeno cosa vota: diversamente da quanto sostenuto con forza dalla maggioranza e dall’assessore al bilancio, le banche, per esempio, non pagheranno l’aliquota massima. E i nostri eroi si sono visti costretti ad ammetterlo.
Un momento così drammatico avrebbe suggerito una valutazione più prudente, tutta a vantaggio dei soggetti più esposti. Noi avremmo agito in questo senso e avremmo voluto poter incidere in qualche modo sulle scelte affrettate e disastrose dell’amministrazione Poretti.
Gruppo Consigliare
Progetto Castiglione

 

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