A DICEMBRE LA TERZA RATA DELLA TARES: DOPO I PRIMI DUE ACCONTI PAGATI
SULLA BASE DELLA TARSU 2012, A FINE ANNO IL CONGUAGLIO VERRA' CALCOLATO CON LE
NUOVE ALIQUOTE ADOTTATE AD AGOSTO DALL'AMMINISTRAZIONE PORETTI.
[…] l'incertezza dei dati fondamentali per la costituzione di un
bilancio e di una seria politica fiscale impone alle amministrazioni comunali
estrema prudenza. L'indeterminatezza relativa ai tagli conseguenti alla
spending review per il 2013, alla Tares, al fondo di solidarietà comunale e
all'Imu rendono la formulazione di un bilancio previsionale puramente teorica o
addirittura utopica, con il rischio
concreto di gravare ulteriormente e pesantemente su voci di bilancio importanti
o di ipotizzare numeri e valori non reali. Ancora peggio, rendono impossibile
un ragionamento oggettivo sull'imposizione fiscale comunale, che
nell'incertezza, continua a lievitare. In una situazione come questa, è
incomprensibile la scelta della maggioranza di approvare un bilancio nel mese
di agosto, quando, nelle medesime condizioni, si sarebbe potuto approvare nei
mesi scorsi, ottenendo il medesimo risultato. Meglio sarebbe stato attendere dati e decreti attuativi, in linea con
la stragrande maggioranza dei Comuni italiani.
La conseguenza diretta di questa scelta la si ritrova nelle voci iscritte a bilancio, come oneri, sanzioni, recupero crediti e altre, ma soprattutto nelle scelte fiscali fatte dalla maggioranza […]”
La conseguenza diretta di questa scelta la si ritrova nelle voci iscritte a bilancio, come oneri, sanzioni, recupero crediti e altre, ma soprattutto nelle scelte fiscali fatte dalla maggioranza […]”
dalla dichiarazione di voto di Progetto Castiglione, 5 Agosto 2013
Sono passati solo tre mesi da
questa nostra dichiarazione al consiglio comunale, con la quale intendevamo
mettere in guardia la maggioranza sui rischi che comportava accelerare il
processo di approvazione del bilancio, in anticipo sui decreti attuativi del
governo. Si rischiava un enorme salto nel vuoto. Ma Poretti & co. non ci
diedero ascolto e il bilancio venne approvato comunque. Risultato: i comuni che
hanno preferito attendere, come da noi suggerito, potranno usufruire della possibilità
di applicare ancora la vecchia tassazione (Tarsu), e non la Tares, grazie ad un
emendamento sulla normativa.
Se, una volta tanto, questa
maggioranza ci avesse ascoltato, oggi saremmo in condizione -quantomeno- di
poter scegliere tra le vecchie aliquote, di cui avevamo in ogni caso dati
certi, e una tassazione iniqua, una vera salassata per le attività economiche
(e, in parte, le famiglie) castiglionesi, che si chiama Tares, e che, grazie
alla poca cautela di questi amministratori, sarà la realtà di tutti i nostri
concittadini.
Ora pretendiamo che il sindaco
informi i nostri concittadini su quale situazione li aspetterà alla fine
dell’anno: comunicare non è solo spedire i bollettini. I castiglionesi meritano
almeno di essere informati per tempo.
La verità deve essere, inoltre,
chiarita una volta per tutte anche sulla distribuzione di questo carico
fiscale. In consiglio comunale avevamo sottolineato la necessità di rivedere le
aliquote (scelte da Poretti e dalla giunta) a carico delle singole categorie di
contribuenti. Se ci fosse stata data la possibilità, avremmo proposto una
diversa applicazione per la Tares, gravando in maniera irrisoria sulle grandi
attività industriali e bancarie, a favore delle piccole imprese e delle
famiglie. Inutile discutere però con chi non sa nemmeno cosa vota: diversamente
da quanto sostenuto con forza dalla maggioranza e dall’assessore al bilancio,
le banche, per esempio, non pagheranno l’aliquota massima. E i nostri eroi si
sono visti costretti ad ammetterlo.
Un momento così drammatico
avrebbe suggerito una valutazione più prudente, tutta a vantaggio dei soggetti
più esposti. Noi avremmo agito in questo senso e avremmo voluto poter incidere
in qualche modo sulle scelte affrettate e disastrose dell’amministrazione Poretti.
Gruppo Consigliare
Progetto Castiglione
Nessun commento:
Posta un commento